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[…] per quanto siano un capolavoro di ingegneria, costituto da 26 ossa sostenute da muscoli e legamenti, possono avere un aspetto molto diverso da persona a persona. In particolare, fermandoci a quello esteriore, si riconoscono universalmente tre tipi di piede: piede greco, piede egizio e piede romano, a seconda della conformazione delle dita”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Attilio Basile, ortopedico e traumatologo…
Piede Romano: […] Anche detto piede quadrato o ‘del contadino’, il piede romano tende ad avere la parte anteriore leggermene tozza e larga.
Primo, secondo e terzo dito sono in genere della stessa lunghezza, mentre il quarto e quinto dito tendono a essere più piccoli.
“Chi ha un piede romano dovrebbe evitare le scarpe a punta e in generale le calzature troppo strette e costrittive. Significherebbe, infatti, spingere l’alluce verso il secondo dito: questo, in persone predisposte, può essere sufficiente per causare la formazione di un alluce valgo, cioè una deformità del primo dito data dalla lussazione dell’articolazione, caratterizzata da una prominenza verso l’esterno, dolente”, avverte Basile.
“Non solo: si riduce lo spazio disponibile per le altre dita del piede che si piegano a martello e non possono più riprendere la normale estensione. Questo determina anche la formazione di callosità sul dorso del dito, dove c’è il piegamento, per via dello sfregamento contro la scarpa, e sulla pianta del piede, tutto accompagnato da fastidio e dolore”.
Questo piede sopporta male anche le scarpe con i tacchi, perché spingono in avanti l’avampiede riducendo lo spazio in punta e causando anche lesioni e calli dati dallo sfregamento della tomaia sulla pelle delle dita.
Meglio scegliere sandali aperti, a pianta larga, facendo attenzione che il piede non debordi, perché se tende a fuoriuscire, finisce con creare attrito ai lati del piede, con la comparsa di calli e ispessimenti o vesciche. Fondamentale, quando si scelgono scarpe chiuse, è che, oltre alla pianta larga, il materiale sia estremamente morbido, in modo da ‘disegnarsi’ sul piede senza causare lesioni.