La rottura del tendine di Achille è un evento relativamente frequente che statisticamente colpisce con maggior frequenza gli sportivi di sesso maschile durante la terza e la quarta decade di vita.
La causa sembra esser legata ai microtraumi ripetuti che avvengono durate attività ad alto impatto come ad esempio il calcio, tennis, atletica, basket ed altre discipline simili.
Esistono poi rotture cosiddette atraumatiche legate a patologie infiammatorie croniche del tendine, a disturbi circolatori locali, a malattie sistemiche (esempio il diabete), all’assunzione di determinati farmaci (vedi la sezione Patologia e lesioni del Tendine di Achille).
La rottura del tendine di Achille è un evento relativamente frequente che statisticamente colpisce con maggior frequenza gli sportivi di sesso maschile durante la terza e la quarta decade di vita.
La causa sembra esser legata ai microtraumi ripetuti che avvengono durate attività ad alto impatto come ad esempio il calcio, tennis, atletica, basket ed altre discipline simili.
Esistono poi rotture cosiddette atraumatiche legate a patologie infiammatorie croniche del tendine, a disturbi circolatori locali, a malattie sistemiche (esempio il diabete), all’assunzione di determinati farmaci (vedi la sezione Patologia e lesioni del Tendine di Achille).
Grandi passi in avanti sono stati fatti anche per quanto riguarda la terapia post-operatoria. In passato l’intervento era seguito da un lungo periodo di immobilizzazione (fino a tre mesi) con apparecchi gessati che bloccavano anche il ginocchio. Oggi la sutura tendinea con tecniche mini-invasive ci permette la mobilizzazione molto precoce della caviglia e del piede con un rapido recupero funzionale.