Si definisce distorsione una perdita di contatto temporanea tra due capi articolari (quella permanente prende il nome di lussazione). A seconda della quantità di energia che viene assorbita dall’articolazione durante l’evento traumatico, il danno alle strutture anatomiche articolari e periarticolari sarà progressivamente più grave.
Dal punto vista anatomo-patologico le componenti articolari colpite sono: la capsula articolare, i legamenti e nei casi particolarmente gravi, la cartilagine che riveste le superfici scheletriche che compongono la giuntura. Le lesioni capsulo-legamentose sono costituite da rotture parziali (distrazioni) o totali di uno o più legamenti della caviglia provocando gradi diversi d’instabilità articolare. La distorsione alla caviglia è un evento estremamente frequente ad ogni età.
Fortunatamente nella grande maggioranza dei casi sono di grado lieve o moderato (primo o secondo grado di distorsione alla caviglia). E’ importantissimo eseguire una corretta diagnosi delle lesioni per definire il tipo di trattamento più adeguato.
Questo deve essere il più precoce possibile ed è diverso in base alla gravità del trauma. Nei casi più lievi si ricorre a trattamenti funzionali con bendaggi specifici o con di tutori dedicati che hanno il compito di limitare od impedire i movimenti di prono-supinazione (leggi: movimenti che avvengono verso l’interno o l’esterno) ma che consentono quelli di flessione ed estensione del piede rendendo possibile la deambulazione.
Nelle distorsioni severe è necessario un periodo variabile di immobilizzazione completa. In casi estremamente rari, nelle fasi acute, si ricorre un intervento chirurgico di ricostruzione legamentosa.
Grande importanza riveste la successiva rieducazione funzionale. Si utilizzano mezzi fisici anti-infiammatori mediante l’ausilio di macchinari fisioterapici specifici. Tuttavia, importantissimo per il recupero del livello di attività precedente al trauma, è l’azione del terapista della riabilitazione per la progressiva rieducazione sia alla deambulazione che alle attività sportive.
N.B. Vorrei sottolineare che assolutamente da evitare sono le terapie “fai da te” per la distorsione alla caviglia (purtroppo molto comuni). Nessun trauma distorsivo va sottovalutato. Il rischio molto concreto è quello di non ottenere la corretta cicatrizzazione dei legamenti con esiti che possono essere potenzialmente invalidanti. L’esito più frequente di distorsioni trascurate è costituito dalla lassità legamentosa cronica con instabilità di caviglia. Anche la semplice deambulazione può diventare difficile, con distorsioni recidivanti alla prima irregolarità del terreno. L’attività sportiva diventa impossibile. A sua volta l’instabilità cronica danneggia la cartilagine dell’articolazione fino a provocare, nei casi più gravi e trascurati, l’artrosi della caviglia. L’unica soluzione in questi casi è la chirurgia. Le tecniche sono diverse a seconda del legamento lesionato, delle caratteristiche morfologiche del paziente, del tipo di attività sportiva praticata.