Il tendine d’Achille è il tendine più lungo del nostro corpo, e connette i muscoli del polpaccio al calcagno, ovvero all’osso posteriore del piede . Com’è ben intuibile, questo tendine è il principale responsabile della maggior parte dei movimenti che avvengono a livello del piede e della gamba.
Nonostante le grandi dimensioni, però, il tendine d’Achille è frequentemente oggetto di rotture e lesioni, soprattutto in soggetti che praticano sport sottoponendo il tendine a traumi o a forti sovraccarichi.
Tuttavia, però la rottura del tendine d’Achille non è da imputarsi esclusivamente a cause esterne, ma spesso deriva da un processo infiammatorio che può originare da diversi fattori o patologie.
Come già anticipato, la rottura o la lesione del tendine d’Achille può derivare da diverse patologie. Queste patologie possono avere origine:
La maggior parte delle volte, però, la rottura del tendine d’Achille non avviene dal nulla, ma è causata da una tendinopatia cronica. La stragrande maggioranza delle tendinopatie croniche tuttavia è asintomatica, e quindi, difficilmente rilevabile prima dell’effettiva rottura.
Il primo sintomo comune della rottura del tendine d’Achille è un forte rumore di schiocco, simile a una frustata. La sintomatologia associata all’infortunio, invece, è caratterizzata da:
Per evitare la rottura del tendine di Achille, tuttavia, può essere utile adottare specifici comportamenti preventivi, come:
Tuttavia, se questi comportamenti preventivi non riuscissero ad evitare la rottura del tendine, qualora questa avvenga è importante recarsi da una visita specialistica per ricevere una corretta diagnosi.
Dopo una prima diagnosi, in caso di rottura, il medico potrebbe richiedere l’esecuzione di una risonanza magnetica per stabilire se la rottura del tendine d’Achille è totale o parziale.
Solitamente, come già anticipato, si tende ad intervenire sulle patologie del tendine d’Achille solamente dopo la sua rottura causata da un processo degenerativo, dal momento che
In caso di rottura esistono due opzioni terapeutiche:
Nei casi più semplici, ovvero quelli di infiammazione del tendine ad uno stadio precedente della rottura, è possibile trattare la parte modificando temporaneamente le abitudini sportive, prediligendo discipline a basso impatto per la caviglia come il nuoto.
Oltre alla temporanea modifica delle attività sportive si ricorre all’ausilio di trattamento fisioterapico posturali, tuttavia in caso di dolore cronico o rigonfiamento nella zona.
Per trattare la rottura del tendine d’Achille, innanzitutto, è necessario ricevere una corretta diagnosi da uno specialista del piede e della caviglia. Dopo la prima diagnosi sarà proprio lo specialista, infatti, a consigliare la tipologia di trattamento più adatta alle necessità del paziente.
Il dottor Attilio Basile ortopedico specialista in ortopedia e traumatologia del piede e della caviglia diagnostica e interviene sulla rottura del tendine d’Achille a Roma.