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Fratture da stress nel piede degli atleti

Dr. Basile Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia del Piede e della Caviglia Roma

Le fratture da stress sono lesioni ossee microscopiche che si sviluppano a seguito di carichi ripetuti o di un uso eccessivo. Si tratta di una condizione particolarmente comune tra gli atleti, in particolare nei runner, nei calciatori e nei ballerini, a causa delle sollecitazioni costanti a cui il piede è sottoposto. Queste lesioni richiedono un intervento tempestivo per prevenire complicazioni e garantire un pieno recupero.

Cause delle Fratture da Stress

Le fratture da stress si sviluppano quando il carico meccanico sull’osso supera la sua capacità di rigenerarsi. Le cause principali includono:

  1. Traumi ripetuti: movimenti ricorrenti, come la corsa o i salti, che portano a microfratture.
  2. Incremento improvviso dell’attività fisica: un rapido aumento dell’intensità o della durata dell’allenamento senza adeguata preparazione.
  3. Biomeccanica alterata: anomalie strutturali come piedi piatti o cavismo, che causano una distribuzione non uniforme del carico.
  4. Fattori esterni: scarpe inadeguate o superfici di allenamento troppo dure.
  5. Fattori intrinseci: ridotta densità ossea (osteopenia, osteoporosi) o carenze nutrizionali (vitamina D e calcio).

Localizzazioni Comuni nel Piede

Fratture da stress nel piede degli atleti dottor Basile

Nel piede, le fratture da stress si verificano più frequentemente in:

  • Secondo e terzo metatarso: sottoposti a carichi elevati durante la camminata e la corsa.
  • Osso navicolare: più comune negli sportivi ad alto impatto.
  • Calcagno: specialmente nei runner.
  • Sesamoidi: piccole ossa alla base dell’alluce, colpite soprattutto nei ballerini.

Sintomi

Le fratture da stress si manifestano con:

  • Dolore localizzato: che aumenta durante l’attività fisica e migliora con il riposo.
  • Gonfiore e sensibilità: nell’area interessata, senza lividi evidenti.
  • Rigidità o debolezza: che può limitare la mobilità del piede.
  • Dolore persistente: in stadi avanzati, anche a riposo.

Trattamento

Il trattamento dipende dalla gravità della frattura e dall’area coinvolta.

1. Terapie Conservative
  • Riposo assoluto: sospensione delle attività che causano stress sull’osso.
  • Immobilizzazione: utilizzo di tutori o stivali ortopedici per proteggere l’area lesionata.
  • Terapia antinfiammatoria: somministrazione di FANS per alleviare il dolore e l’infiammazione.
  • Fisioterapia:
    • Esercizi di mobilizzazione e rinforzo muscolare progressivi.
    • Terapie fisiche (laser, ultrasuoni) per accelerare la guarigione.
  • Correzione biomeccanica: plantari su misura per distribuire meglio i carichi sul piede.
2. Intervento Chirurgico

Nei casi gravi o in fratture non guarite con trattamenti conservativi:

  • Fissazione interna: con viti o placche per stabilizzare la frattura.
  • Innesto osseo: nei casi in cui la guarigione sia compromessa da un deficit strutturale dell’osso.

Prevenzione

Con qualche piccolo accorgimento è possibile ridurre il rischio di fratture da stress:

  1. Pianificare gli allenamenti: aumentando gradualmente carico e intensità.
  2. Usare calzature adatte: con supporto adeguato per la biomeccanica del piede.
  3. Integrare la dieta: garantendo un apporto sufficiente di calcio, vitamina D e proteine.
  4. Eseguire esercizi di rinforzo: per migliorare la forza muscolare e la stabilità del piede.
  5. Effettuare controlli regolari: con uno specialista in caso di dolore persistente o modifiche strutturali del piede.

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