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Intervista pubblicata su VERO SALUTE, 2013. A ogni piede la sua scarpa

A ogni piede la sua scarpa

servizio di Cristina Mazzantini, con la consulenza del Dottor Attilio Basile, ortopedico e traumatologo

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Con il gran caldo diventa sempre più difficile scegliere la calzatura giusta. Per le donne, in particolare, la scarpa è una scelta sempre molto ricercata. E allora che sia un tacco dodici oppure un infradito, spesso ci si lascia condizionare dalle mode, a discapito della salute. Attenzione, però, perché con i piedi non si scherza!

A ogni piede la sua scarpa - Dottor Attilio Basile

Se scomoda ci fa male.

L’invecchiamento, infatti, è solo una delle cause del dolore ai piedi. Chi cammina male, e soprattutto chi indossa scarpe scomode, è destinato a soffrire di mal di piedi come avvertono gli specialisti. […] Come ci spiega il dottor Attilio Basile, ortopedico e traumatologo, specialista presso l’ambulatorio delle patologie del piede all’Ospedale San Camillo di Roma :

«Il nostro piede è un capolavoro di ingegneria, costituito da 26 ossa sostenute da muscoli e legamenti, ma con un aspetto molto diverso da persona a persona. In particolare, fermandoci a quello esteriore, si riconoscono universalmente tre tipi di piede: greco egizio e romano, a seconda della conformazione delle dita. Le differenti caratteristiche non influiscono sulla salute del piede, ma inevitabilmente possono rendere più o meno agevole indossare questo o quel paio di scarpe. Proprio da questo può dipendere il manifestarsi dei dolori.»

 

Piede greco.

È il più versatile, « è considerato quello esteticamente migliore, tanto da essere chiamato anche piede “da modella”, con una pianta stretta e affusolata e con una forma delle dita quasi parabolica»

[…]

«Chi ha il piede greco può permettersi di indossare anche più a lungo di altri calzature “estreme” cioè a punta stretta e con tacchi alti, perchè le dita hanno sufficiente spazio per disporsi senza accavallarsi»
[…]

Il rovescio della medaglia è che si rischia di abusarne. «Indossare tutti i giorni scarpe a punta stretta e con tacchi superiori a 5 cm» avverte il dottor Basile «costringe il piede ad una marcata flessione. Quindi si sposta eccessivamente il peso sulla parte anteriore, con una aumento del 76 percento della pressione sull’avampiede, esponendo a rischio di metetarsalgia, un dolore vivo e cronico alla pianta anteriore del piede associato alla formazione di calli visibili. Senza contate che camminare costantemente sui tacchi destabilizza la postura»

 

Piede egizio.

[…] Si riconosce perchè le dita hanno una lunghezza a scalare, partendo quindi dall’alluce che è il più lungo di tutte le dita a decrescere fino al quinto dito.

Chi ha questa forma può avere qualche difficoltà in più con alcuni modelli di calzature rispetto al piede greco. «Bisogna, infatti, garantire all’alluce il giusto spazio, altrimenti finisce per rimanere compresso e contratto in una posizione che, a lungo andare, diventa dolente.»

[…]

«Meglio quindi optare per calzature con una punta comoda, anche rotonda, ma aderenti sul tallone, in modo che non si verifichino sfregamenti fastidiosi: una tomaia morbida, comunque, aiuta a seguire al meglio le richieste del piede senza danneggiarne la pelle»

Se si scelgono sandali aperti, l’alluce è sicuramente più libero di muoversi senza grandi problemi […]

 

Piede Romano.

[…] Primo, secondo e terzo dito, sono in genere della stessa lunghezza, mentre il quarto e il quinto dito tendono ad essere più piccoli degli altri.

«Chi ha un piede romano dovrebbe evitare le scarpe a punta e, in generale, le calzature troppo strette e costrittive. Significherebbe, infatti, spingere l’alluce verso il secondo dito: questo in persone predisposte può essere sufficiente a causare la formazione dell’alluce valgo»

[…]

«Questo tipo di piede sopporta male anche le scarpe con i tacchi, perchè questi spingono in avanti l’avampiede riducendo lo spazio in punta e causando anche lesioni e calli dati dallo sfregamento della tomaia sulla pelle delle dita. Il consiglio da seguire è quello di scegliere sandali aperti, a pianta larga, facendo attenzione che il piede non debordi perchè, se tende a fuoriuscire, finisce con creare attrito ai lati del piede, con la comparsa di calli e ispessimenti o vesciche. Fondamentale quando si scelgono scarpe chiuse è che, oltre alla pianta larga, il materiale sia estremamente morbido, in modo da “disegnare” sul piede senza causare nessuna lesione o ferita. »

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