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C’è chi ne va fiera e li metterebbe in mostra anche in pieno inverno e chi, invece, anche d’estate ricorre a ogni trucco per nasconderli. I piedi, infatti, “per quanto siano un capolavoro di ingegneria, costituto da 26 ossa sostenute da muscoli e legamenti, possono avere un aspetto molto diverso da persona a persona. In particolare, fermandoci a quello esteriore…
Piede Egizio: Il piede egizio, invece, è il più diffuso in Italia e si riconosce perché le dita hanno una lunghezza a scalare, partendo quindi dall’alluce che è il più lungo di tutte le dita, a decrescere fino al quinto dito.
Chi ha questa forma può avere qualche difficoltà in più con alcuni modelli di calzature rispetto al piede greco.
“Bisogna infatti garantire all’alluce il giusto spazio, altrimenti finisce per rimanere compresso e contratto in una posizione che a lungo andare diventa dolente.
Ma, allo stesso tempo, il resto del piede non deve trovarsi troppo libero di muoversi nella scarpa o, viceversa, troppo compresso, altrimenti ci si trova a fare i conti molto spesso con fastidiose vesciche: la pelle sfrega, si surriscalda e si arrossa, inizia a scollarsi dagli strati inferiori, il tessuto si infiamma e dai capillari comincia a fuoriuscire del siero che si accumula sotto la cute formando una bolla trasparente”, dice l’ortopedico.
“Meglio quindi optare per calzature con una punta comoda, anche rotonda, ma aderenti sul tallone, in modo che non si verifichino sfregamenti fastidiosi: una tomaia morbida, comunque, aiuta a seguire al meglio le richieste del piede senza danneggiarne la pelle”.
Se si scelgono sandali aperti, l’alluce è sicuramente più libero di muoversi senza grossi problemi, soprattutto con i modelli in voga negli ultimi anni, che richiamano lo stile anni ’50, e che pur non essendo completamente a punta aperta hanno una sorta di ‘via di fuga’ adatta per un alluce più lungo: l’importante è che chiaramente non sporga troppo dalla scarpa, altrimenti c?è il rischio di contusioni o distorsioni del dito