Le fratture da stress sono, appunto, delle fratture piccole ed incomplete delle ossa dovute a sollecitazioni ripetute più che a un vero e proprio trauma. Sono fratture molto ricorrenti tra gli sportivi a causa di un eccessivo carico di allenamento. Le fratture da stress possono interessare il femore, il bacino o la tibia, ma oltre la metà delle fratture da stress interessa la parte inferiore della gamba, il più delle volte le ossa centrali del piede (metatarsali).
Le fratture da stress non dipendono da uno specifico trauma (ad esempio una caduta o un colpo) ma si verificano, come abbiamo già accennato, in seguito a stimolazione ripetuta oppure usura. Di solito le fratture da stress delle ossa metatarsali si verificano nei corridori che cambiano troppo rapidamente l’intensità o la lunghezza degli allenamenti e in persone in condizioni fisiche scarse che percorrono lunghe distanze trasportando un carico. Ma oltre a questo ci sono anche altri fattori che ne aumentano il rischio, come un arco plantare elevato, calzature non in grado di assorbire adeguatamente i colpi e ossa assottigliate con l’osteoporosi.
Come per le altre fratture, i sintomi che riconducono a diagnosticare una frattura da stress del piede sono:
In ogni caso la prima cosa da fare è sicuramente quella di affidarsi ad uno specialista come il Dottor Attilio Basile, Medico chirurgo, la cui esperienza decennale lo ha portato ad occuparsi in maniera specifica del trattamento delle patologie del piede e della caviglia. Sicuramente il passo successivo è quello di fare un esame diagnostico, e poichè le fratture da stress sono difficilmente visibili con la semplice radiografia, per questo motivo è raccomandato un esame più sensibile e specifico come la risonanza magnetica.