In caso di problemi, malattie, malformazioni riguardanti il piede, è necessario rivolgersi a un ortopedico specialista dei piedi che sarà in grado di individuare e trattare tutte le patologie che interessano l’articolazione.
Un buon ortopedico specialista dei piedi è in grado trattare:
Richiedi una visita con il Dottor Attilio Basile ortopedico specialista piedi, una visita completa e accurata vi permetterà di individuare e correggere i problemi che coinvolgono le articolazioni.
A proposito di malformazioni, il piede piatto colpisce circa il 20 o 30 per cento della popolazione, ma che cos’è?
Quali sono i sintomi e le cause? Come si corregge?
Il piede piatto è una delle più comuni deformità del piede, si presenta con una riduzione dell’altezza dell’arco plantare e talvolta dalla deviazione del tallone verso l’esterno.
Nei primi anni di vita del bambino il piede pronato e la volta plantare schiacciata sono normali poiché l’arco plantare deve ancora formarsi, la correzione avviene nel 95% dei casi in modo spontaneo, se intorno ai sette anni il dismorfismo rimane invariato, allora si parlerà di piede piatto.
Il piede piatto in età adulta concede di svolgere tutte le normali azioni, ma talvolta può presentare sintomi fastidiosi quali:
Come già citato, nella maggior parte dei casi la malformazione si corregge senza doversi sottoporsi a cure o a consulti da parte di un ortopedico specialista dei piedi, può capitare che in età adulta si soffra di questo particolare disturbo per molte cause, la principale è dovuta ai piedi piatti in età infantile, altre volte le cause sono da ricercare nel quadro storico e clinico del paziente.
Altre cause possono essere:
In aggiunta a questo, alcuni fattori di rischio possono aumentare l’insorgenza della malformazione, quali:
La diagnosi clinica dei piedi piatti richiede che il paziente si sottoponga una vista medica, dove l’ortopedico specialista piedi esaminerà esami prescritti in precedenza come:
Il trattamento che normalmente l’ortopedico specialista dei piedi prescrive è di tipo conservativo con l’utilizzo di plantare. Il trattamento chirurgico, invece, viene eseguito per ristabilire l’asse del retro piede.
L’endortesi è un intervento chirurgico svolto in anestesia locale che in circa venti minuti andrà a correggere la problematica delle articolazioni.
Durante l’intervento viene inserita una vite nel tarso che indurrà la correzione, il decorso post-operatorio prevede l’utilizzo di un tutore walker per 30 giorni.
In entrambi i casi è necessario che il paziente sia costante nell’utilizzo dei plantari e dei tutori post-operazioni per garantire una completa guarigione.
E’ autore di numerosi articoli di ricerca clinica su riviste nazionali ed internazionali ed è stato relatore ed organizzatore di congressi internazionali di chirurgia del piede e della caviglia. Attualmente lavora presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma e presso la Clinica Pio XI di Roma.