La frattura del calcagno rappresenta la più comune tra tutte le fratture delle ossa tarsali (del piede). Il calcagno è l’osso più grande del piede, ed è situato nella zona del tallone. Ha la funzione di sorreggere tutto il corpo, fungendo anche da inserzione del tendine d’Achille.
La frattura può comportare un notevole disagio, compromettendo ed influenzando significativamente le attività quotidiane dei soggetti. Il dolore e il fastidio può protrarsi anche per lunghi periodi peggiorando la qualità della vita.
Le cause della frattura del calcagno sono collegate ad un trauma, come ad esempio una caduta da altezza elevata o durante lo svolgimento di un’attività sportiva.
Un tempo tale frattura veniva lasciata “a se stessa” per due motivi: il primo per le scarse doti tecnologiche che si possedevano, secondo per la paura, essendo il calcagno rivestito di un sottile strato di pelle, di incombere in disturbi di cicatrizzazione e rischio di infezione. Per il paziente naturalmente tutto ciò comportava dolore e difficoltà deambulatorie.
Ma oggi, l’evoluzione tecnica della chirurgia delle fratture di calcagno ha permesso di ridurre drasticamente l’incidenza delle complicanze e di migliorare la prognosi a lungo termine.
Accessi meno invasivi e strumentari dedicati sono la chiave del successo nel trattamento di fratture così complesse e potenzialmente invalidanti.